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La badante collettiva: un’opzione da tenere in considerazione ad Asti

Sono sempre di più i condomini e le famiglie che ricorrono ad una badante a Asti o ad una badante condivisa a Asti, ma vediamo di cosa si tratta!

Se un condomino può avere come dipendente un portinaio potrà avere come dipendente anche una badante collettiva o badante di condominio. Esiste un contratto collettivo nazionale per i proprietari di fabbricati, nel quale può ben trovare collocazione anche la badante di condomino come nuova possibilità di lavoro.

La diffusione di questa figura è stata caldeggiata anche da molti assessorati al sociale di vari Comuni italiani. È, infatti, una figura professionale che ben risponde alle esigenze attuali di una popolazione in perenne invecchiamento. La descrizione di questa figura è semplice.

Si tratta di una badante che, invece di essere al servizio di una sola famiglia, è alle dipendenze di un condominio dove deve assistere più persone anziane. La soluzione può essere ottima se gli anziani da assistere non hanno necessità di aiuto continuo e costante, ma solo di poche ore al giorno. In questo caso per la famiglia potrebbe essere troppo oneroso assumere una badante a tempo pieno a Asti che per gran parte del giorno sarebbe forse inoperosa.

Invece, con la badante di condominio, più famiglie bolognesi potrebbero risolvere il loro problema senza spendere più del necessario. La badante ad ore riceverebbe l’intero stipendio riconosciutole dal contratto collettivo nazionale di riferimento, CCNL Badanti, dividendo le ore di servizio tra le famiglie che l’abbiano assunta. La badante potrà prestare la propria opera nelle aree condominiali se sia a ciò autorizzata.

Potrà, quindi, assistere ed intrattenere gli anziani in una stanza condominiale, se ve ne sia una. Oppure potrà lavorare all’interno delle singole case delle famiglie che la abbiano assunta. In tal caso precisando quali ore abbia dedicato ad una e quali all’altra. O, ancora, la badante potrebbe risiedere ella stessa all’interno del condominio. E in questo caso sarebbe possibile anche un’assistenza diretta degli anziani presso la sua stessa abitazione.

Si tratta di un contratto piuttosto flessibile nella sua articolazione materiale.

La figura professionale è adatta soprattutto a quegli anziani che sono ancora autosufficienti ma che possono avere bisogno di aiuto solo per alcune attività quotidiane. Per esempio per l’igiene personale o per cucinare. Due momenti che possono essere pericolosi se gestiti in solitudine. Un aiuto fidato, una presenza abituale, ma solo per le ore necessarie e con condivisione della spesa.

Per leggere altri approfondimenti sulle agenzie di badanti, oppure se vuoi scoprire come mettere in regola la tua badante e quali sono tutti i passaggi burocratici da rispettare, contattaci! Con Aes Domicilio siamo attivi in tutta la Regione Lombardia, in Emilia-Romagna, in Lazio ed in particolare nelle province di Milano, Modena, Bologna e Roma se cerchi Badanti a Milano, Badante a Monza, Badante a Como, Badante a Lecco, Badante Modena e Badante Bologna e Badante a Roma.

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A Asti è meglio RSA o badante?

Il periodo Coronavirus ha indubitabilmente insegnato che una badante a Asti è migliore di una RSA; perché?

Un piccolo ma fondamentale dato ci è stato fornito da questa emergenza: abbiamo saputo come la maggior parte delle persone che si trovava in RSA in Lombardia, si sia trovata di fronte alla morte, o per colpa di negligenza del personale: entrando senza le dovute precauzioni; o per colpa delle negligenze nell’aver commesso l’errore di far entrare persone da fuori senza alcun discrimine. Fatto sta che arrivati al momento della morte, la maggior parte di queste persone si è ritrovata sola e senza alcun sostegno dai propri famigliari, tagliati fuori, allora sì, per paura di un ulteriore contagio.

La morte avvenuta in silenzio, quasi in pieno anonimato ha suscitato l’indignazione di molti. Di morte solitaria sono morte anche tutte quelle persone che erano ricoverate negli ospedali, ma con una differenza significativa: coloro che sono state ricoverate negli ospedali avevano messo al corrente i propri cari della loro salute, sapevano dove erano; mentre le persone nelle case di riposo sono state tagliate fuori dal contatto anche con i propri famigliari.
Le famiglie dopo settimane che non sentivano i loro cari si sono sentiti dire: “ci dispiace sua madre, o suo padre, o sua zia, o sua nonna non c’è più”.

Questa è la cosa più vergognosa: aver tenuto all’oscuro di questa situazione davvero incresciosa. Ma che vi siano più “pro” che “contro” nell’ rivolgersi ad un’agenzia badanti per assumere una badante anziché affidarsi alle cure di una RSA, è ben attestato.

Ci teniamo col dire che questa non è cattiva pubblicità nei confronti delle RSA che svolgono anche un grande lavoro, ed alcune lo fanno davvero in modo impeccabile. Ma, piuttosto, è un ribadire le priorità; essenzialmente una RSA è peggiore di una badante convivente a Asti, è un fatto costitutivo e che deve essere tenuto sempre presente, al di là delle presenti vicende.

Una badante è una persona “ad hoc” espressamente dedicata alle cure di una persona, e la conosce, e ne conosce bene ed approfonditamente i pregi ed i difetti. In più far allontanare dalla propria casa una persona affetta, ad esempio, da Alzheimer (badante Alzheimer Asti) è qualcosa di molto controproducente perché se a stento ricorda come arrivare in cucina, un luogo a lui familiare da oltre 30 anni, figuriamoci in una struttura mai vista prima e mai praticata prima! Ecco perché non è cattiva pubblicità, ma è mettere le cose in chiaro, come dovrebbero essere messe anche dalle RSA stesse.

E’ ovvio che se le famiglie avessero avuto una badante ad ore in casa non avrebbero avuto i problemi che hanno avuto, cioè: non avrebbero dovuto supplicare per parlare con i propri cari qualche giorno prima che morissero, né sarebbero stati all’oscuro di tutto prima dell’estremo momento. Purtroppo è una realtà, è dura, ma è questa: una RSA non può mai dare gli stessi “pro” che può dare una badante.

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Il licenziamento della badante di Asti

Aes Domicilio affronta un tema importante ai fini della ricerca della badante a Asti, rispetto al quale tutte le famiglie  dovrebbero essere informate: il licenziamento.

Una colf o una badante ad ore assunta con contratto a tempo indeterminato può essere licenziata nei casi previsti dalla legge e che sono in generale gli stessi previsti per gli altri tipi di contratto. Il rapporto di lavoro può interrompersi per scadenza del contratto, per licenziamento, per dimissioni, oppure per accordo tra le parti.

Il licenziamento di una badante è legittimo e non è necessario che sussista il requisito della giusta causa o di un giustificato motivo, l’importante è che devono  essere rispettati i termini di preavviso di licenziamento, durante il quale il datore di lavoro può decidere se far lavorare o meno la badante Asti.

In caso di gravi inadempimenti da parte della badante convivente, il licenziamento può avvenire subito, senza preavviso.  Si intende per esempio dei comportamenti o omissioni talmente gravi da minare la fiducia tra datore di lavoro e dipendente, come minacce, furto subito o maltrattamento della persona anziana da accudire. In casi di specifica gravità, oltre al licenziamento, la badante Asti risponde anche penalmente.

Aes Domicilio in qualità di aiuto alla famiglia nel disbrigo di qualsiasi pratica, rispetto al licenziamento si sofferma sul punto della firma del lavoratore: un problema non da poco. Questa regola riguarda qualsiasi tipo di licenziamento: sia quello per ragioni disciplinari (licenziamento per giusta causa), sia quello per ragioni aziendali (licenziamento per giustificato motivo oggettivo). Nel caso poi di licenziamento disciplinare, deve essere rispettato un terzo requisito: il provvedimento deve essere comunicato “tempestivamente”, ossia senza far decorrere troppo tempo dal fatto oggetto di contestazione, per consentire al dipendente di reperire le prove a propria discolpa e potersi difendere.

Non sono previste particolari modalità di comunicazione della lettera di licenziamento per la badante o la colf su giornata.  Vi è ora una nuova posizione secondo cui la comunicazione può essere inviata anche con mezzi diversi dalla tradizionale carta: ad esempio con l’email alla badante(anche non certificata) o addirittura con un messaggio via WhatsApp al numero della badante di Asti.

L’importante è che vi sia la prova del ricevimento. La Cassazione ora ritiene necessario e sufficiente solo che l’atto scritto di licenziamento sia portato a conoscenza della badante, a prescindere dalle modalità di trasmissione dello stesso.

Se cerchi una badante, affidati ad AES Domicilio, agenzia di selezione badante in 24 ore. Disponiamo di tariffe badanti estremamente competitive e siamo attivi su tutta la Lombardia, in Emilia Romagna, in Lazio e in particolare nelle province di Milano, Modena, Bologna e Roma se cerchi Badanti a Milano, Badante a Monza, Badante a Como, Badante a Lecco, Badante Modena, Badante Bologna e Badante a Roma.

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Cerchi Una Badante a Asti? Il Fai-Da-Te Serve Poco!

Molti credono che trovare una badante a Asti sia facile. Ed infatti lo è. Il problema è che molti presumono che trovare una badante per assistenza anziani a Asti significhi trovare una “brava badante adatta al caso proprio”, e questo è un altro discorso!

Posso cercare da solo una badante?

Qui forniremo delle piccole regolette affinché non si incappi in una delusione – inutile dire che alla base del presente articolo vi è l’invito a rivolgersi a professionisti del settore come AES DOMICILIO, affinché non si incorra in delusioni (come detto) o brutte sorprese!

  1. Non mettere mai annunci su giornali di annunci o free-press: rischi di venire inondato da centinaia di telefonate e di non capirci più niente. Nel frattempo avrai chiesto lo spelling di una trentina di nomi incomprensibili, avrai scoperto che il 90% delle badanti si chiama Maria, Elena o Irisa, avrai saputo tutto die loro sedicenti familiari ammalati che attendono a casa i soldi per curarsi, avrai trattato lo stimendio con almeno una decina di sconosciute, e avrai fissato 4 o 5 appuntamenti senza capire perché. Appuntamenti disattesi.
  2. Rivolgersi alla parrocchia è sbagliato perché ti passano persone che questo lavoro non l’hanno mai fatto né sanno in cosa consiste. Nove su dieci, non hanno la benché minima idea di chi siano le persone con cui ti stanno mettendo in contatto. Semplicemente passano bigliettini e numeri telefonici.
  3. Non chiedere aiuto alla tua domestica a meno che non sia ultra-super-arci-fidata. Molti stranieri hanno la pessima abitudine di taglieggiarsi fra di loro e quindi, la persona che si prenderà cura del tuo caro è assai improbabili che sia la più brava. Molto più probabilmente sarà l’unica disperata che ha accettato di tirare fuori 2 o 300 euro per farsi passare il lavoro!
  4. La soluzione ideale per trovare una brava badante convivente a Asti sarebbe quella di prenderne una che già conosci, perché magari ha curato il genitore scomparso di un tuo amico. I genitori dei nostri amici però, solo di rado si accomiatano da noi proprio nel momento in cui ci serve una badante. L’individuazione sarà quindi basata su una rosa di candidate un po’ ristretta. Considera poi che se il genitore del tuo amico soffriva di un certo tipo di patologia, non è detto che la badante sia in grado di gestire anche la patologia di cui soffre la mamma o il papà. Insomma, la fortuna deve proprio essere grande.

Cosa resta da fare allora? Rivolgersi a professionisti del settore come siamo noi di AES DOMICILIO  in quanto disponiamo di un team di screening appositamente costituito per individuare al badante ad ore che fa al caso tuo – l’individuazione avviene dopo un’accurata visione dei titoli (qualora ve ne siano) nonché delle esperienze pregresse della badante, disponendo anche di uno storico delle badanti avute e dei loro servizi effettuati presso le famiglie.

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Badante a Asti e riposo settimanale: alcuni aspetti

Se vuoi assumere una badanta o una colf a Asti, è importante che tu sia informatori rispetto alle normative previste per l’assunzione in regola di questa figura

AESDOMICILIO è attenta a svolgere ed a seguire le varie modifiche e regolamentazioni burocratiche del mondo delle badanti, senza affannarsi in inutili sacche sindacali. E’ infatti consigliato rivolgersi ad un’agenzia di badanti a Asti come AES DOMICILIO per avere maggiore ordine nelle cose che vengono svolte, e soprattutto per essere lucidi circa il mondo delle badanti come il riposo settimanale.

Badante: il riposo settimanale spiegato in breve

Il riposo settimanale non è uguale per tutti i collaboratori domestici, ma dipende dal regime di orario adottato e dall’eventuale convivenza col datore di lavoro.

Ricordiamo innanzitutto quali sono i regimi di orario che possono essere adottati per i lavoratori domestici:

  • per le badanti conviventi a Asti a servizio intero, l’orario massimo settimanale è pari a 54 ore, l’orario massimo giornaliero è pari a 10 ore non consecutive, e le ore di riposo giornaliero sono pari a 11 ore consecutive, più ulteriori 2 ore, non retribuite, se l’orario giornaliero non è interamente collocato dalle 6 alle 14, o dalle 14 alle 22;
  • per i conviventi a servizio ridotto, l’orario massimo settimanale è pari a 30 ore; l’orario massimo giornaliero è pari a 10 ore non consecutive, su 3 giorni settimanali, oppure può essere collocato dalle 6 alle 14, o dalle 14 alle 22; le ore di riposo giornaliero sono pari a 11 ore consecutive, più ulteriori 2 ore, non retribuite, se l’orario giornaliero non è interamente collocato dalle 6 alle 14, o dalle 14 alle 22;
  • per i non conviventi, l’orario massimo settimanale è pari a 40 ore; l’orario massimo giornaliero è pari a 8 ore non consecutive, distribuite su 5 o 6 giorni settimanali; le ore di riposo giornaliero minimo sono pari a 11 ore consecutive, come previsto per la generalità dei lavoratori dipendenti.

Per i collaboratori domestici conviventi a servizio intero, il riposo settimanale deve essere almeno pari a 36 ore, di cui:

  • 24 ore devono essere fruite nella giornata di domenica;
  • 12 ore devono essere fruite in un altro giorno della settimana (concordato tra le parti); in questa giornata il lavoratore può svolgere la sua attività per un numero di ore non superiore alla metà della durata normale dell’orario giornaliero.

AES DOMICILIO è un’agenzia badanti che si occupa di selezione badanti ad hoc, molto competenti, soprattutto ha un vasto ventaglio di scelte tra “badante ad ore”, “badante h24”, o “badante di notte”.

Se il lavoratore professa una fede religiosa che prevede la solennizzazione in una giornata diversa dalla domenica, datore di lavoro e collaboratore domestico possono accordarsi per sostituire la domenica con un giorno differente.

Nella generalità dei casi, il riposo settimanale domenicale è irrinunciabile. Se per esigenze imprevedibili il datore di lavoro richiede lo svolgimento dell’attività nella giornata di domenica, al collaboratore domestico devono essere concesse un pari numero di ore di riposo non retribuito nel corso della giornata seguente, e deve essere riconosciuta la maggiorazione della retribuzione per lavoro festivo.

Se il lavoratore domestico è a servizio ridotto (badante ad ore a Asti), ha diritto alla fruizione del riposo settimanale con modalità differenti, a seconda della distribuzione dell’orario settimanale. Vale comunque quanto appena affermato in merito al riposo domenicale e alla possibilità di sostituire la domenica con un’altra giornata, in base alla fede professata.

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Badanti a Asti e la pensione: qualche informazione utile

AES DOMICILIO è una cooperativa socioassistenziale che si occupa da ormai molti anni di donare una regolare contrattualità alle badanti a Asti, fornendo un preciso ruolo tra le famiglie e le loro esigenze.

Infatti, la badante non è sempre buona per ogni occasione, bensì cambia, si modula, si sceglie in base alle funzioni che riesce a fare e che le vengono richieste, ecco perché, AES DOMICILIO, ha un apposito team di “screening” della badante, dove vengono selezionati ed analizzate le varie competenze effettivamente certificate dalla badante. In più svolgiamo una ininterrotta attività di informazione sia per le famiglie che per le badanti ad ore a Asti, come in questo caso riguardante la pensione.

Qual è la normativa per la pensione delle badanti?

Se lavori come badante convivente a Asti o colf su giornata a Asti e vuoi avere informazioni sulla pensione, devi sapere che la normativa prevede il pensionamento con 5 o 10 anni di contributi, con un requisito anagrafico in alcuni casi più alto di quello di vecchiaia e con contributi utili versati in determinati periodi.

Le colf e badanti possono accedere alla pensione di vecchiaia con 5 anni di contributi regolarmente versati. L’età anagrafica richiesta è più elevata dell’età pensionabile richiesta per la pensione di vecchiaia ordinaria, infatti dal 2019 è di 71 anni e poi subirà un incremento del requisito pari a 3 mesi ogni biennio a seconda degli incrementi dell’aspettativa di vita. Inoltre, non bisogna avere contributi versati e accreditati al 31 dicembre 1995, questa misura è calcolata interamente con il sistema contributivo.

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I lavoratori come badanti e colf, che offrono servizio di assistenza anziani a Asti,  possono comunque accedere alla pensione di vecchiaia a 67 anni se hanno maturato un requisito anagrafico che nel 2019 è di 67 anni.

E’ possibile accedere al pensionamento anche con 15 anni di contributi, anche con la deroga Dini che però prevede una penalizzazione della pensione che sarà calcolata interamente con l’opzione contributiva.

I requisiti per beneficiare di questa deroga sono di:

  1. possedere meno di 18 anni di contributi al 31 dicembre 1995.
  2. avere almeno un contributo accreditato prima del 31 dicembre 1995.
  3. avere almeno 5 anni di contributi accreditati dopo il 1996.

Anche in questa misura l’età anagrafica richiesta è l’età pensionabile per la pensione di vecchiaia che nel 2019 è di 67 anni.

Il consiglio è di rivolgersi ad un patronato e con loro valutare la sua posizione contributiva in base alle varie misure pensionistiche, per capire a quale misura può aderire con la maturazione del requisito anagrafico.

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Hai scelto bene la tua badante a Asti?

A Asti sono sempre di più le storie di anziani soli, non autosufficienti, fatti di cronaca scandalosi e che non devono più accadere, standard di sicurezza che non vengono rispettati: quanti ogni giorno si chiedono quale sia la cosa giusta da fare per il proprio parenti anziano se non si ha la possibilità di accudirli direttamente? Siete sicuri di agire in modo corretto? Siete certi di rispettare la legge e di rivolgervi alla persona giusta? Una volta trovata la badante, siete convinti di conoscerla per davvero e di potervi fidare?

Una serie di interrogativi a cui non è semplice dar risposta se non ci si confronta con le persone giuste, con chi questo mestiere lo fa per professione!

Cerchi una badante a Asti? Ti aiutiamo nella scelta!

La soluzione più immediata è quella di arruolare una badante ad ore a Asti: figura fondamentale per l’organizzazione della vita quotidiana, ma che riveste un ruolo delicato che richiede affidabilità e competenza. La scelta di una persona che accudisca un anziano o una persona malata non è semplice e la relazione di cura,  a volte, come mostrano diversi fatti di cronaca, può degenerare in violenza, ma le famiglie troppo spesso si trovano sole nel compiere questo passo e una volta scelta tramite il metodo “passaparola”, ecco che iniziano i primi problemi: come gestire gli stipendi, quali leggi bisogna conoscere, come condurre il rapporto lavorativo, quante ore deve svolgere, ecc ecc… Tutti problemi risolvibili in pochi passi se solo ci si affidasse ad AES Domicilio, azienda ormai leader nel settore che sta espandendosi in in Emiali-Romagna e in diverse province e che è perfettamente in grado di fornire la badante giusta che faccia per voi!

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AES Domicilio crea una rete di supporto per le famiglie e la formazione delle persone deputate alla assistenza anziani a Asti: questo è l’unico modo per esser certi di aver scelto in modo corretto e per utilizzare gli strumenti indispensabili volti a prevenire ed individuare gli episodi di violenza.  Non credete che rivolgersi direttamente a internet senza alcun criterio sia l’iter giusto, la nostra idea è quella di veicolarvi, di fornire un servizio qualificato e regolare, un progetto strutturato da anni che tende sempre più a perfezionarsi e che funziona costantemente ottenendo ormai risultati eccellenti.

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La badante a Asti? Una spesa troppo alta! Non è vero!

Molti si chiedono come poter pagare una badante a Asti , dal momento che la pensione dalla quale detrarre la spesa è di molto al di sotto della quota che occorre. A fronte di questo problema molte persone preferiscono “parcheggiare” i propri cari in alcune strutture, ignorando che vi siano delle agevolazioni proprio al fine di poter affrontare una situazione simile.

Ad esempio per le spese di assistenza della persona non autosufficiente è anche possibile fruire di una detrazione fiscale: si possono cioè detrarre dalle imposte i costi sostenuti per l’assistenza (sia da parte dell’interessato, che dei familiari che lo hanno a carico), sino a 2.100 euro l’anno, se il reddito non supera 40mila euro. La detrazione è pari al 19% dei costi, quindi il massimo che si può togliere dalle tasse è pari a 399 euro per ogni anno d’imposta, e deve essere indicata nel modello 730 o Redditi.

La spesa della badante convivente a Asti è troppo alta? Ci sono le detrazioni!

Possono essere detratte le spese sostenute per gli addetti all’assistenza personale (ad esempio per retribuire una badante per assistenza anziani a Asti);

  1. la retta di una casa di cura o di riposo;
  2. i costi sostenuti per le prestazioni rese da una cooperativa di badanti;
  3. i costi sostenuti per le prestazioni rese da un’agenzia interinale.

Ai fini dell’agevolazione fiscale è essere considerata non autosufficiente:

  1. la persona che necessita di sorveglianza continuativa;
  2. la persona non in grado di compiere gli atti di vita quotidiana (ad esempio, incapace di assumere alimenti, o di espletare funzioni fisiologiche e provvedere all’igiene personale, di deambulare o di indossare gli indumenti).

Lo stato di non autosufficienza deve derivare da una patologia e deve risultare da certificazione medica, non può essere quindi riferito ai bambini, quando la non autosufficienza non si ricollega all’esistenza di patologie.

I disabili portatori di handicap, o i familiari che li hanno a carico, beneficiano anche di una detrazione del 19% dall’Irpef che riguarda:

  1. le spese mediche specialistiche sostenute (per il disabile);
  2. l’acquisto di mezzi d’ausilio alla deambulazione;
  3. l’acquisto di poltrone per inabili e minorati, di apparecchi correttivi e di ulteriori aiuti specifici.

AES DOMICILIO seleziona badanti ad hoc, molto competenti, soprattutto ha un vasto ventaglio di scelte tra “badante ad ore”, “badante h24”, o “badante di notte”.

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Il pagamento della badante a Asti

A Asti pagare in contanti è l’abitudine più diffusa, anzi, ma non più utilizzabile.

Dal 1° luglio 2018, è obbligatorio pagare gli stipendi lasciando traccia, cioè attraverso un bonifico bancario o postale o con un assegno o, ancora, con uno strumento di pagamento elettronico. La badante a Asti appartiene alla categoria degli addetti ai servizi familiari e domestici, con tanto di contratto per badante e badante convivente. Questo vuol dire che, almeno in teoria, va assunta, ha diritto ai contributi previdenziali, alla malattia, alle ferie, al rispetto di determinati orari di lavoro, ecc. Come un qualsiasi dipendente.

Dal 1° gennaio 2022 anche per colf a Asti e badanti convivente a Asti si applicano le nuove regole per il pagamento dello stipendio. Ormai è dal 2018 che in Italia è fatto obbligo ai datori di lavoro di pagare gli stipendi ai loro dipendenti, utilizzando strumenti tracciabili e non il danaro contante.

La legge n° 205 del 2017 lo prevedeva, ma non per tutte le categorie di lavoratori e datori di lavoro. Tra le eccezioni il settore domestico, quello di colf e badanti. Inoltre, fino al 31 dicembre 2021, il limite fino al quale si potevano versare stipendi in contanti a badanti e colf era fissato a 2.000 euro. Una somma difficilmente raggiungibile da una badante, tanto meno da una colf. I minimi salariali sono quelli che sono e 2.000 euro restano una autentica chimera per le lavoratrici.

Dal punto di vista del datore di lavoro, ancora meglio, perché a lui conviene sempre pagare lo stipendio con mezzi tracciabili, anche al di sotto di 1.000 euro. Va ricordato infatti che il datore di lavoro che utilizza questi metodi tracciabili per stipendiare la propria badante, ha diritto a:

  • Dedurre dal reddito proprio fino a 1.549,37 euro di contributi versati all’Inps per la propria lavoratrice;
  • Detrarre il 19% del compenso riconosciuto alla badante, fino a un massimo di 2.100,00€, a condizione che sia una badante che assiste una persona non autosufficiente e che il datore di lavoro abbia un reddito fino a 40.000 euro.

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Anziani soli a Asti: meglio con le badanti!

Sono sempre più frequenti i casi di anziani di Asti che rimangono soli. In questo caso cercare una badante a Asti o una colf a Asti può essere una buona soluzione!

Può capitare durante la vita di una persona ormai giunta alla vecchiaia di rimanere sola. Tuttavia perfino i più vecchi che decidono di stare in modo completamente libero di vivere da soli nelle loro abitazioni non accuditi da nessuno possono più o meno risentire di questa scelta purtroppo molto poco salutare.

Uno dei motivi più comuni della solitudine degli anziani è dovuta ai figli che finiscono per lavorare e vivere lontani, più o meno consapevolmente condannando i genitori a una vita spesso completamente in solitudine.

Sono tantissimi oggi a Asti e in Italia gli anziani che vivono purtroppo in solitudine, questo è dovuto a ragioni prettamente statistiche: gli italiani sono una popolazione molto anziana e dunque sono molti gli anziani soli. Questo causa gli anziani vari problemi in vari ambiti della vita quotidiana.

La situazione si complica notevolmente quando si pensa quegli anziani che perdono purtroppo il proprio coniuge e il proprio compagno di una vita che li ha accompagnati nel proprio percorso, perdendo così tanti punti di riferimento e soprattutto la forza vitale per andare avanti. In questo caso, una bandate può aiutare.

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L’isolamento, la mancanza di impegni significativi, il deterioramento della salute e della mobilità e la perdita dei propri cari sono tutti fattori che possono portare alla depressione.

A causa dell’assenza di persone intorno a loro a cui comunicare i propri sentimenti o bisogni, la depressione spesso passa inosservata.

Alcuni sintomi includono: 

  • ignorare l’igiene personale;
  • diventare irregolari con le medicine;
  • interrompere bruscamente la comunicazione;
  • vivere in spazi disordinati;
  • esaurimento;
  • insonnia;
  • perdere peso;
  • ritirarsi dalle riunioni sociali.

Ma quindi ecco la soluzione più utile e intelligente per poter gestire un anziano senza paure di vario genere, assumere una badante a Asti, qualcuno che tenga compagnia e non solo, ma sappia accudirlo anche nella gestione della casa e con l’esterno.